Bristol-Myers Squibb annuncia 47 licenziamenti, inclusi ISF

In una comunicazione indirizzata ai sindacati tramite Unindustria, Bristol-Myers Squibb Srl. (BMS) ha premesso che le severe restrizioni in ambito di politica sanitaria e accesso all’innovazione, sia negli Stati Uniti che in Europa, impongono al Gruppo la necessità di rivedere in modo sostenibile e strategico il proprio portafoglio prodotti: BMS sta infatti passando da un portafoglio costituito da pochi farmaci destinati a un ampio numero di pazienti a una gamma di prodotti focalizzati su patologie che coinvolgono un numero più limitato di pazienti, in aree terapeutiche diversificate, caratterizzate da elevato bisogno clinico e alto valore aggiunto.

Contestualmente a questo cambio di strategia, il Gruppo ha dichiarato di essere colpito dagli effetti della perdita di esclusività sui brevetti di alcuni dei suoi asset principali(i cosiddetti blockbuster). Questo scenario rende ancora più urgente l’adozione di una strategia che garantisca la disponibilità di capitale necessario per nuove acquisizioni in corso di definizione, per investimenti in ricerca e per il lancio dei nuovi prodotti già presenti nel portafoglio.  
Per raggiungere questi obiettivi, BMS ha dichiarato la necessità di intraprendere azioni volte a migliorare l’efficienza operativa attraverso una riduzione dei costi strutturali, inclusi i costi fissi come quelli legati agli Informatori Scientifici del Farmaco (ISF).

Di conseguenza, la filiale italiana ha comunicato la necessità di ottimizzare la propria organizzazione commerciale e alcune funzioni di supporto, effettuando una prioritizzazione del portafoglio prodotti e concentrandosi sulle attività a maggiore valore aggiunto, in linea con le direttive del Gruppo.  

In particolare, per quanto riguarda le attività di informazione medico-scientifica nelle aree di Immunologia (con riferimento alla sclerosi multipla) e Oncologia, queste saranno focalizzate principalmente su attività ad alto valore aggiunto e concentrate sui centri strategici presenti nei territori chiave. Nelle aree considerate meno rilevanti, l’attività sarà ridotta, con una conseguente diminuzione del personale dedicato. Questo processo avrà ripercussioni non solo sulle attività di informazione medico-scientifica, ma anche su tutte le direzioni e funzioni collegate

Nel dettaglio, la Business Unit Innovative Medicines vedrà un esubero strutturale di 13 unità di addetti all’informazione scientifica. Nella Business Unit Oncology & Hematology, l’esubero sarà pari a 10 unità, mentre altre 10 unità risulteranno in esubero nella Direzione Medica. Inoltre, la Direzione Market Access e Government Affairs subirà un esubero di 5 unità, la Direzione Finanziaria di 3 unità, e la farmacovigilanza di 1 unità. Sommando le eccedenze di altre direzioni, il numero complessivo dei dipendenti interessati ammonta a 47 unità.

BMS ha dichiarato di non poter adottare misure utili a evitare i licenziamenti collettivi, poiché l’esubero di personale ha carattere strutturale, risultando da problematiche di natura definitiva e irreversibile. Di conseguenza, non sarà possibile ricorrere a soluzioni alternative come la Cassa Integrazione Guadagni, i Contratti di Solidarietà o altre misure temporanee di gestione degli esuberi.  

La società ha inoltre precisato che non sono previste ulteriori indennità oltre a quelle già stabilite dalla normativa vigente e dalla contrattazione collettiva. Infine, nella comunicazione, Bristol-Myers Squibb Srl. si è detta disponibile a partecipare all’esame congiunto previsto dalla normativa, previa richiesta. Il primo incontro con i sindacati si è tenuto il 14 gennaio scorso.

La Redazione 

Source: FEDAIISF