Da mercoledì 19 febbraio è disponibile Google AI co-Scientist, un nuovo sistema di intelligenza artificiale basato su Gemini 2.0, progettato per affiancare gli scienziati nella formulazione di nuove ipotesi e nello sviluppo di piani di ricerca. Questo strumento, concepito come un vero e proprio “collaboratore virtuale”, mira a supportare gli esperti nella raccolta di studi scientifici e nell’affinamento del loro lavoro, senza però automatizzare il processo scientifico.
Come spiegato nel blog ufficiale di Google, AI co-Scientist permette ai ricercatori di indicare un obiettivo di ricerca utilizzando il linguaggio naturale – ad esempio, comprendere meglio la diffusione di un agente patogeno. Il sistema, a sua volta, fornisce ipotesi verificabili, una sintesi della letteratura scientifica pertinente e un possibile approccio sperimentale.
“Per valutare l’utilità pratica delle nuove previsioni del sistema – si legge nel blog di Google – abbiamo valutato esperimenti di laboratorio end-to-end che hanno sondato le ipotesi e le proposte di ricerca generate da AI co-Scientist in tre applicazioni biomediche chiave: riposizionamento dei farmaci, proposta di nuovi bersagli terapeutici e chiarimento dei meccanismi alla base della resistenza antimicrobica. Siamo entusiasti dei primi risultati forniti dal sistema e crediamo che sia importante valutarne i punti di forza e i limiti nella scienza e nella biomedicina in modo più ampio”.
La Redazione
Source: DAILYHEALTHINDUSTRY