Uno degli obiettivi strategici dichiarati da Amazon è quello di diventare una delle protagoniste nella distribuzione farmaceutica, e da anni la nota multinazionale americana di ecommerce ha intrapreso una sorta di strategia dei piccoli passi, finalizzata al raggiungimento di tale risultato.
Non deve quindi sorprendere più di tanto il recente lancio della sua farmacia online, Amazon Pharmacy: tale fatto però potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione per il settore, che negli USA vale miliardi di dollari ed è considerata particolarmente inefficiente.
Il fattore che ha indotto il colosso fondato da Jeff Bezos ha compiere questo ulteriore passo nel mondo dell’healthcare è stata la constatazione dell’avvenuto cambio delle abitudini dei consumatori a seguito della pandemia di Covid-19: la necessità di rimanere a casa ha messo in crisi il commercio tradizionale e ha spinto anche i più reticenti all’ecommerce ad abituarsi ad acquistare online.
I primi veri segnali dell’interessamento di Amazon per il settore healthcare lo si è avuto nel 2018 con l’acquisizione di PillPack per oltre 700 milioni di dollari. Proprio la stessa tecnologia e la stessa infrastruttura di PillPack sono alla base di Amazon Pharmacy. Inoltre, Amazon è parte della joint venture chiamata Haven con JPMorgan e Berkshire Hathaway di Warren Buffett.
L’annuncio di questa nuova iniziativa di Amazon ha avuto immediati effetti sui titoli dei colossi del settore che hanno registrato forti perdite (Cvs perde l’8,91%, Rite Aid il 17% e Walgreens Boots Alliance il 9,17%). Tuttavia, gli analisti sono abbastanza concordi nel ritenere che sebbene Amazon diventerà un sicuro protagonista del settore, non riuscirà a cannibalizzarlo nel medio periodo come già avvenuto con la grande distribuzione organizzata: occorrerà del tempo per conquistare quote di mercato e costruire la sua credibilità nel settore.
Source: Daily Health Industry