Nomisma: Covid-19 incrementa l’uso di farmaci generici

Sono informazioni veramente interessanti quelle contenute nuovo rapporto dell’Osservatorio di Nomisma sul Sistema dei Farmaci Generici in Italia 2020 con il quale si analizza l’impatto della pandemia di Covid-19 sul sistema delle aziende di farmaci generici in Italia.

La diffusione della Covid-19 e sei suoi effetti hanno generato un enorme aumento della richiesta di alcuni farmaci generici rispetto al precedente anno, fatto che ha messo alla prova la capacità di risposta dell’industria, tenendo conto che circa il 70% dei farmaci utilizzate nelle terapie intensive per pazienti Covid è generico.

Per poter condurre le proprie analisi l’Osservatorio di Nomisma ha coinvolto un campione di imprese associate a Egualia. Dai dati ottenuti da questo panel è emerso che nella prima fase dell’emergenza, il 58% delle imprese ha visto aumentare la domanda di farmaci. Di queste, il 93% è riuscita a soddisfarla completamente o parzialmente. Il 58% del totale delle aziende ha riorientato la produzione verso le categorie di prodotti a maggior rischio di carenze. Il 71% ha fatto ricorso alle scorte di magazzino. Il 57% ha usufruito di deroghe emergenziali delle autorità per velocizzare la disponibilità di prodotto sul mercato. Il 21% ha impegnato nuovo personale per la produzione. Il 50% di aver utilizzato la leva dell’importazione, mentre il 14% ha dovuto acquistare nuovi macchinari.

Più del 57% delle imprese facenti parte del campione ha indicato di aver registrato delle penuria o delle assenze di elementi necessari che ne hanno ostacolato la produzione. Il 73% ha sottolineato di aver avuto problemi ad approvvigionarsi di principi attivi, mentri il 54% ha avuto la stessa difficoltà ma con gli intermedi di sintesi. inoltre, il 43% ha lamentato interruzioni anomale della supply chain.

Per il 96% del campione è necessario rendere la catena di approvvigionamento più sicura e meno soggetta a fluttuazioni, magari attraverso la diversificazione del rischio che potrebbe aversi attraverso la moltiplicazione del numero delle fonti di approvvigionamento lungo ogni fase produttiva, come suggerito dall’88% dei rispondenti.

Rispetto ai farmaci di vecchia generazione, per il 38% delle aziende intervistate sarebbe necessaria una revisione dei criteri di prezzo per questi prodotti da parte degli ospedali. Altri (27%) sono favorevoli all’introduzione di meccanismi per l’abbattimento dei costi di produzione (attraverso sgravi fiscali). Infine, una piccola parte individua la possibile soluzione nella destinazione di sovvenzioni statali per le imprese.

 

Dino Biselli

Source: Aboutpharma