AIFA ha aggiornato l'elenco dei medicinali che possiedono il requisito di innovatività terapeutica piena o condizionata, secondo il giudizio della Commissione Tecnico Scientifica. A tal proposito ha reso disponibili i report di valutazione per il riconoscimento dell’innovatività, per ciascuna indicazione terapeutica.
L’aggiornamento include i seguenti farmaci:
- BAVENCIO (avelumab) per il trattamento di mantenimento di prima linea di pazienti adulti affetti da carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico senza progressione dopo chemioterapia a base di platino;
- LYNPARZA (olaparib) in associazione con bevacizumab per il trattamento di mantenimento di pazienti adulte con cancro epiteliale dell’ovaio di alto grado avanzato (stadi III e IV secondo FIGO), cancro della tuba di Falloppio o cancro peritoneale primitivo, in risposta (completa o parziale) dopo completamento della chemioterapia di prima linea a base di platino in associazione con bevacizumab e il cui tumore presenti un deficit di ricombinazione omologa (homologous recombination deficiency, HRD) senza una mutazione BRCA1/2;
- TECARTUS (Cellule CD3 + autologhe trasdotte anti-CD19) per il trattamento di pazienti adulti con linfoma mantellare (mantle cell lymphoma, MCL) recidivante o refrattario dopo due o più linee di terapia sistemica che includano un inibitore della tirosin chinasi di Bruton (Bruton’s tyrosine kinase, BTK).
Sono stati anche pubblicati i report dei medicinali che hanno ottenuto esito negativo nella valutazione ai fini dell’innovatività o che non sono stati ammessi alla rimborsabilità:
- LYNPARZA (olaparib) per il trattamento di pazienti adulti con cancro della prostata metastatico resistente alla castrazione e con mutazioni nei geni BRCA1/2 (mutazione nella linea germinale e/o mutazione somatica), in progressione dopo precedente trattamento che includeva un nuovo agente ormonale;
- ONDEXXYA (andexanet alfa) indicato per pazienti adulti trattati con un inibitore diretto del fattore Xa (FXa) (apixaban o rivaroxaban), quando è richiesta l’inversione della terapia anticoagulante a causa di emorragie potenzialmente fatali o incontrollate.