I-com, Istituto per la competitività, ha pubblicato il rapporto “Programmare dopo la tempesta. Quali modelli di governance e cura per il Ssn post pandemia”, dove i ricercatori del think tank hanno sottolineato come la sanità italiana non potrà veramente ripartire, neanche con il supporto dei fondi europei e l’attuazione del PNRR, se prima non verranno affrontati tre nodi irrisolti del nostro sistema sanitario: i LEA; la Telemedicina; la ricerca clinica.
Riguardo i Livelli essenziali di assistenza (Lea), aggiornati al 2017, occorre farli diventare pienamente operativi attraverso la pubblicazione del cosiddetto Decreto Tariffe. Sulla Telemedicina, nonostante il fattore positivo della pubblicazione delle linee guida nazionali, ma si deve fare molto di più sulla velocità della sua attuazione, mettendo urgentemente mano a gravi criticità come l’interoperabilità tra i database esistenti e il rafforzamento delle competenze digitali del personale.
Infine, la ricerca clinica: per i ricercatori di I-com occorre aumentare la velocità di attuazione del cosiddetto “decreto Lorenzin”, la legge 3/2018 che fra le altre normo, conteneva quella dedicata alla tutela dell’indipendenza delle sperimentazioni cliniche e la semplificazione burocratica in tale campo. L’ostacolo per la sua entrata in vigore è ancora una volta la mancanza dei necessari decreti attuativi.
Dino Biselli
Source: Aboutpharma