Dalle indagini e le analisi svolte dall’ISS e dal ministero della Salute (insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler), risulta che, secondo i dati aggiornati al 18 maggio, in Italia la ‘variante inglese’ del SarS-CoV-2 è ancora dominante con una prevalenza dell’88,1%, in calo rispetto al 91,6% dello scorso 15 aprile, e con valori oscillanti tra le singole regioni tra il 40% e il 100%. La prevalenza della variante ‘brasiliana’ era del 7,3% (0%-60%, mentre era il 4,5% nella scorsa survey), quella della ‘variante indiana’ era all’1%, mentre le altre monitorate sono sotto l’1% .
Dalla rilevazione emerge che nell’attuale contesto italiano la diffusione di varianti a maggiore trasmissibilità può avere un impatto rilevante. L'ISS raccomanda di continuare a monitorare con grande attenzione la diffusione delle varianti stesse di SarS-CoV-2 e mantenere l’incidenza entro valori tali da permettere il sistematico tracciamento della maggior parte dei casi.
Dino Biselli
Source: PharmaKronos