Da qualche giorno, al centro del dibattito dell’opinione pubblica c’è il giudizio sull’opportunità o meno, per tutti coloro a cui è stata somministrata la prima dose di vaccino Vaxzevria di AstraZeneca, di procedere con la somministrazione di un vaccino diverso (Pfizer o Moderna) come seconda dose (la cosiddetta vaccinazione “eterologa”). Questo a seguito della morte per emorragia cerebrale della giovane Camilla Canepa, decesso che si ritiene possa essere dovuto alla somministrazione di una dose del vaccino di Astrazeneca.
La decisione di limitare l’utilizzo di Vaxzevria sta quindi imponendo la necessità di procedere alla somministrazione di vaccini di differente tecnologia fra la prima e la seconda dose negli under 60 in Italia, generando non poche perplessità: in particolare l’obiezione rivolta a questa policy è la mancanza di dati di studi clinici che dimostrino che essa può essere sicura per il paziente.
A tal proposito, la Commissione tecnico scientifica (Cts) dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha citato due studi, uno spagnolo e uno inglese, che parlano di "buoni risultati in termini di risposta anticorpale e sicurezza".
A fronte di un rilevante potenziamento della risposta anticorpale ottenuta con la prima dose, suggestivo di un effetto booster, il mix vaccinale (prima dose con Vaxzevria* e seconda dose con Comirnaty*) ha presentato un profilo di reattogenicità che, seppure caratterizzato da una maggiore frequenza in termini di effetti collaterali locali e sistemici di grado lieve-moderato, è apparso nel complesso accettabile e gestibile. Sulla base di questi studi si ritiene che i dati disponibili possano supportare l'utilizzo del vaccino Comirnaty e, per analogia, del vaccino Moderna, come seconda dose per completare un ciclo vaccinale misto nei soggetti di età inferiore ai 60 anni che abbiano già effettuato una prima dose di vaccino Vaxzevria
Prendendo atto di questo presupposti, il CTS AIFA ha espresso parere favorevole all'inserimento di Comirnaty e del vaccino Moderna come seconda dose per completare un ciclo vaccinale misto, nei soggetti di età inferiore ai 60 anni che abbiano già effettuato una prima dose di vaccino Vaxzevria di Astrazeneca.
Dino Biselli
Source: PharmaKronos