Vitamina D e pressione: benefici negli anziani affetti da obesità

Uno studio pubblicato sul Journal of the Endocrine Society ha rilevato che l’integrazione di vitamina D3, somministrata insieme al calcio, riduce la pressione sanguigna nei soggetti anziani in sovrappeso o obesi, con effetti maggiori nei partecipanti con un indice di massa corporea (BMI) più elevato. La carenza di vitamina D è un problema di salute diffuso, associato a varie condizioni croniche, tra cui malattie cardiovascolari e ipertensione. Studi osservazionali hanno suggerito che bassi livelli di vitamina D possano essere legati a una pressione sanguigna più alta. Tuttavia, gli studi clinici sull’integrazione di vitamina D per abbassare la pressione sanguigna hanno dato risultati contrastanti. In particolare, gli studi condotti su anziani, ipertesi o carenti di vitamina D hanno mostrato effetti positivi, mentre quelli su gruppi più giovani o più sani non hanno evidenziato cambiamenti significativi.

Per affrontare queste incongruenze, il presente studio ha confrontato l’effetto di dosi standard e più elevate di vitamina D3 su una popolazione di anziani in sovrappeso a rischio di ipertensione e carenza di vitamina D. Tutti i partecipanti hanno ricevuto 1000 mg di calcio elementare insieme a 500 Unità Internazionali (UI) di vitamina D3. Il gruppo a basso dosaggio ha assunto anche un placebo settimanale, mentre il gruppo ad alto dosaggio ha ricevuto due compresse aggiuntive di vitamina D3 (10.000 UI ciascuna) alla settimana, per un totale di 3.750 UI al giorno. La pressione sanguigna è stata misurata all’inizio dello studio e dopo 6 e 12 mesi, con controlli trimestrali per monitorare l’aderenza al trattamento.

I risultati hanno mostrato che l’integrazione di vitamina D3 con calcio ha ridotto significativamente la pressione sanguigna, con effetti più evidenti nel gruppo ad alto dosaggio. In particolare, nel gruppo ad alto dosaggio la pressione sistolica è diminuita mediamente di 4,2 mm Hg e quella diastolica di 3,02 mm Hg. Anche nel gruppo a basso dosaggio si sono osservate riduzioni della pressione, ma non significative. Le riduzioni della pressione sono state particolarmente rilevanti nei partecipanti con un BMI superiore a 30, in entrambi i gruppi di trattamento, con effetti più marcati nel gruppo ad alto dosaggio. I partecipanti con un BMI inferiore a 30 non hanno mostrato cambiamenti significativi nella pressione sanguigna, indipendentemente dalla dose di vitamina D3. Inoltre, i partecipanti ipertesi che assumevano farmaci antipertensivi hanno mostrato una significativa riduzione della pressione sanguigna, mentre quelli senza farmaci non hanno evidenziato cambiamenti.

La Redazione 

Source: PHARMASTAR