Con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, il panorama della salute globale potrebbe subire profondi cambiamenti, influenzando le politiche sanitarie a livello mondiale e il benessere di milioni di persone. Un simbolo di questa transizione è il complicato rapporto tra Trump e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Nel 2020, Trump aveva considerato la possibilità di ritirare completamente gli Stati Uniti da questa organizzazione, ma tale decisione fu evitata con l’arrivo dell’amministrazione Biden nel 2021. Sebbene un’uscita possa essere evitata attraverso negoziati, è probabile che l’amministrazione Trump chieda riforme sostanziali all’interno dell’OMS, accusata di essere troppo lenta e poco reattiva. Questo accade nell’anno in cui l’OMS ha chiesto per la prima volta 11,1 miliardi di dollari per finanziare le proprie attività nei prossimi quattro anni, di cui 7,1 miliardi dovranno essere raccolti tramite donazioni da governi e settore privato.
L’effetto della nuova amministrazione Trump andrebbe oltre l’OMS, poiché gli Stati Uniti sono storicamente uno dei maggiori finanziatori di programmi di salute globale, come il Pandemic Fund e il Fondo Globale per la lotta contro l’AIDS, la tubercolosi e la malaria. Tuttavia, sotto Trump, questi finanziamenti potrebbero essere drasticamente ridotti. Il Fondo Globale, che nel 2022 ha ricevuto 15,7 miliardi di dollari, è cruciale nella lotta alle malattie trasmissibili e nel rafforzamento dei sistemi sanitari nei paesi in via di sviluppo. Il cambiamento di approccio su tematiche di genere e diritti civili potrebbe influenzare il contributo degli Stati Uniti a programmi chiave come il PEPFAR e l’UNFPA, con il rischio che vengano completamente azzerati i finanziamenti. Anche il Green Climate Fund potrebbe essere influenzato dalla visione dell’amministrazione Trump sul cambiamento climatico. La nomina di Robert Kennedy Jr a ministro della salute potrebbe portare a controversie, soprattutto sulle politiche di immunizzazione gestite da Gavi.
In caso di ridimensionamento del ruolo degli Stati Uniti, la Cina potrebbe assumere un ruolo di leadership nella salute globale, rafforzando le sue iniziative in Africa e concentrandosi su collaborazioni bilaterali. I paesi del gruppo BRICS potrebbero anche giocare un ruolo più importante, portando a una maggiore responsabilità condivisa nella gestione della salute globale. Questo scenario potrebbe stimolare un cambiamento verso modelli più partecipativi, dove i paesi stessi definiscono le proprie priorità e ricevono supporto mirato. Se gli aiuti tradizionali sono considerati inefficienti, una riduzione dei finanziamenti potrebbe offrire l’opportunità di ristrutturare l’approccio alla salute globale.
La Redazione
Source: SANITÀ33