Riforma AIFA, norme UE e carenza farmaci: le posizioni del Ministro della Salute

Intervenuto durante l’Assemblea Pubblica di Farmindustria, il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha esposto la sua posizione sui principali temi relativi alla governance farmaceutica italiana. 

Sulla recente riforma di AIFA il Ministro ha sottolineato che la recente riforma dell’Agenzia, che si è resa necessaria dopo vent’anni, con l’introduzione della nuova commissione unica ha reso possibile un aumento della produttività nella valutazione dei dossier, con una durata media di questa attività  che è scesa da oltre 500 a 250 giorni. 

Sulla riforma della normativa farmaceutica in discussione a livello europeo, Schillaci ha ribadito l'importanza dell'innovazione e della ricerca e sviluppo in ambito farmaceutico, e i nuovi provvedimenti europei presentano delle criticità proprio su questi punti. Se è un punto condivisibile chiedere che ci sia accesso ai farmaci in tutti i paesi Ue il Ministro pone però l’attenzione sul fatto che alcuni strumenti ritenuti utili, come la riduzione della protezione dei dati da 8 a 6 anni e della market exclusivity sui farmaci orfani da 9 a 8 anni possono essere misure sbagliate.

Infine sulla criticità della carenza di farmaci il ministro ha ricordato che AIFA ha avviato un tavolo di monitoraggio, ma ha sottolineato anche che occorre mantenere uno sguardo aperto con un maggiore scambio di informazioni in Europa. Sarà necessario quindi bilanciare quello che avviene con i farmaci equivalenti, che in Italia sono sottoutilizzati rispetto ad altre nazioni. Ma il problema si affronta in modo globale cercando eventuali prodotti carenti in altri Paesi ma anche intervenendo sul problema della produzione delle materie prime che avviene in maggior parte in India e in Cina. In pratica, il Ministro ha avvertito che non possiamo diventare completamente dipendenti e che occorre cercare nuovi mercati e nuove sinergie in collaborazione anche con Farmindustria.

 

La Redazione

Source: Sanità33