Giornata mondiale dell’epatite: i dati forniti dall’Istituto Superiore della Sanità

In occasione della celebrazione della Giornata Mondiale dell’epatite promossa dall’OMS è stato offerto un quadro della situazione a livello globale sulla diffusione di queste patologie virali e sugli sforzi in essere per individuare trattamenti innovativi per trattarle. 

Le epatiti sono causa diretta di 1,3 milioni di morti ogni anno nel mondo e rappresentano un problema di grande impatto anche in Italia. Lo sottolinea l'Istituto superiore di sanità (Iss) che lo scorso anno ha registrato trattamenti antivirali somministrati dal 2015 al 2023 a oltre 250 mila pazienti. L'arma fondamentale resta la prevenzione: lo screening esteso a tutta la popolazione italiana adulta potrebbe portare in 10 anni, afferma l'Istituto, ad una riduzione significativa di epatocarcinomi e decessi.

Le infezioni croniche da virus dell'epatite B (HBV) e C (HCV) coinvolgono, rispettivamente, 254 e 50 milioni di persone nel mondo e causano 1,3 milioni di morti ogni anno; le infezioni da virus dell'epatite A (HAV) ed E (HEV), sebbene più largamente diffuse nei paesi con bassi standard igienico-sanitari, si verificano anche nei paesi europei, Italia inclusa, sia con casi sporadici che con focolai epidemici. Nel 2022 l'Oms ha lanciato una nuova strategia, affiancando all'obiettivo di eliminazione delle epatiti virali anche l'eliminazione di altre infezioni, quali l' Aids e le Infezioni sessualmente trasmesse (Ist). L'Oms ha fissato l'obiettivo di eliminazione delle epatiti entro il 2030: un obiettivo possibile "se si intraprende un'azione rapida adesso".

 

La Redazione

Source: ANSA