Come l’intelligenza artificiale sta cambiando l’informazione scientifica del farmaco

Le restrizioni che la maggior parte degli Stati ha adottato per limitare la diffusione del contagio hanno avuto effetti rilevanti anche sui processi che governano le aziende farmaceutiche, in particolare sulle attività relative all’informazione scientifica del farmaco.

Questo aspetto dell’evoluzione della Medical Information è al centro dell’Insight Brief intitolato “Change is Coming: Medical Information is going through a deep digital transformation, and it’s time to get on board” e pubblicato da IQVIA. In questa pubblicazione si parte dal presupposto che l’operatività di questa funzione aziendale, proprio perché caratterizzata dalla relazione fra medico e professionista dell’informazione scientifica, ha subito un forte impatto a seguito dell’entrata in vigore dei provvedimenti di blocco dei movimenti delle persone. Per ovviare a tale criticità si sono adottati processi di digitalizzazione di questa area aziendale.

Le numerose rilevazioni effettuate nell’ultimo anno a partire dallo scoppio della pandemia e l’enorme mole di dati raccolti hanno testimoniato che si è certamente verificato un importante calo nelle interazioni fra professionisti delle aziende pharma e operatori sanitari, ma non quel tracollo tanto temuto. Ciò che invece è notevolmente mutato è il mix di azioni messe in campo per veicolare l’informazione scientifica del farmaco, con un importante calo delle visite in presenza e un sensibile aumento delle attività da remoto, soprattutto nei momenti più intensi della crisi sanitaria.

Si stima che il mercato globale della Medical Information raggiungerà un valore pari a 3,66 miliardi di Dollari entro il 2027, e il ricorso agli strumenti di intelligenza artificiale sarà l’unico modo per rispondere ad un numero crescente di richieste sempre più personalizzate provenienti da una varietà di canali diversi. Gli agenti virtuali, guidati dall'intelligenza artificiale, possono essere una base digitale utile per alleggerire il carico di lavoro dei professionisti aziendali, fornendo nel contempo un'esperienza simile a quella umana, e alle aziende farmaceutiche l’opportunità di acquisire nuove informazioni e quindi acquisire maggior valore. Inoltre, l'attuale generazione di agenti virtuali è molto più sofisticata rispetto alle versioni precedenti, ed in grado di rendere l'esperienza dell’interlocutore maggiormente personale e diretta, attraverso un più rapido accesso allo storico delle relazioni intrattenute in passato.

Non a caso l'87% dei professionisti sanitari dichiara di voler ricorrere ad un mix fra strumenti virtuali e visite di persona anche quando la pandemia sarà dichiarata conclusa, mentre gli esperti del settore stimano che circa il 50-75% dei quesiti medici possono essere risolti facilmente attraverso l’utilizzo di uno strumento di intelligenza artificiale. Ciò significa che l’impiego di strumenti di intelligenza artificiale sarà uno degli elementi che permetterà l’adozione di nuovi modelli di business e la possibilità di ottenere una maggiore efficacia nella trasmissione della conoscenza dei prodotti farmaceutici, siano essi nuovo o già presenti sul mercato.

 

Dino Biselli

Source: MioPharma Blog