Durante il convegno “L’Innovazione nel Sistema Sanitario Nazionale” che si è tenuto a Cernobbio Alessio Butti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'innovazione tecnologica, ha illustrato le opportunità offerte ai cittadini dai loro fascicoli sanitari elettronici sui portali sanitari nazionale o regionali.
Il FSE 2.0 sarà reso disponibile a breve al pubblico e il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, in collegamento video ha voluto ricordare come l’Italia sia all’avanguardia nella diffusione del fascicolo tra i cittadini, dimostrando come i fondi dedicati a questo progetto dal PNRR, pari a 1,3 miliardi di euro, sono stati ben impiegati.
Nell’81% delle Regioni si può scegliere o revocare il medico di famiglia, nell’81% si possono richiedere o rinnovare le esenzioni, nel 71% si prenotano prestazioni nel Sistema Sanitario Nazionale, nel 67% si possono anche pagare ticket e prestazioni
Il nuovo fascicolo sanitario elettronico è uno strumento omogeneo sul territorio e 'interoperabile' a livello internazionale, collegato e utilizzabile in altri paesi europei con privacy dei cittadini garantita da protocolli di sicurezza in accordo con il Garante della riservatezza. In Lombardia, ad esempio, il Sistema SISS ha gestito da gennaio 28 milioni di prenotazioni di cui 2 milioni generate dai residenti.
Il FSE 2.0 si propone di migliorare il rapporto tra paziente e medico sgravando quest’ultimo dai problemi burocratici e spostando l’attenzione verso la cura. Il cittadino avrà la possibilità di prenotare l’esame nella struttura più idonea al suo tipo di patologia, più vicina e con appuntamento in tempi più rapidi. Ciò consentirà di ottenere maggiore appropriatezza delle cure, grazie alla condivisione delle informazioni tra i diversi professionisti sanitari, riducendo il rischio di duplicazioni di esami e prescrizioni non necessarie.
Inoltre, nella gestione delle emergenze, i medici possono già oggi accedere rapidamente alle informazioni anamnestiche migliorando la tempestività dell'intervento.
La Redazione
Source: Sanità33