Negli ultimi mesi Clubhouse è stata la novità più popolare nel vasto panorama delle piattaforme social, ed ha suscitato tanto clamore in quanto fondata sul formato audio: infatti, l’utente può partecipare a conversazioni che si tengono tra altri utenti basati in qualunque parte del mondo ed interagire direttamente con essi.
Il suo funzionamento è abbastanza semplice: qualunque utente può avviare una conversazione, e qualunque membro della piattaforma può accedervi. Essendo però una piattaforma conversazionale istantanea, le conversazioni su Clubhouse non vengono conservate.
Le ragioni del successo di Clubhouse possono essere alla condizione di isolamento sociale che quasi tutto il mondo ha vissuto nell’ultimo anno e mezzo, facendo sì che tutte le piattaforme sociali diventassero il luogo primario della condivisione sociale. Tale condizione ha permesso di apprezzarne le opportunità e di prendere coscienza dei difetti che caratterizzano la piattaforma.
Clubhouse, con la possibilità di condividere in tempo reale argomenti di discussione, permette agli utenti, condizionati unicamente dalla necessità di mostrare il proprio nome e cognome, di prendere la parola e raccontare la propria prospettiva sull’argomento in qualunque momento. Di contro, qualunque utente può avviare la propria conversazione e semplicemente farne uso per la propria visibilità, senza fornire alcun contenuto o riflessione di sostanza ai partecipanti. Inoltre, c’è una scarsa possibilità di moderare le discussioni e policy per la privacy e la conservazione dei dati degli utenti da parte di Clubhouse sono ancora poco trasparenti.
Clubhouse appare quindi essere una piattaforma potenzialmente interessante per la condivisione di contenuti o all’hosting di discussioni in campo healthcare, come ad esempio la condivisione in tempo reale di esperienze cliniche o di vita da parte di medici e pazienti. Tutto ciò però deve tener conto di problematiche derivanti dagli eventuali profili di uso e da ostacoli di rilevanza regolatoria.
Finora, nell’ambito del marketing farmaceutico la comunicazione del brand è stata sempre basata su esperienze visuali o su eventi dal vivo, e più recentemente le conferenze via Zoom o Teams, mentre le modalità di comunicazione del brand attraverso il registro esclusivamente vocale sono ancora in larga parte inesplorate. Con Clubhouse il registro uditivo diventa un campo di ricerca per la comunicazione healthcare dei prossimi anni.
Dino Biselli
Source: Digital Health Italia