Come emerso da più di studi intrapresi in tal senso nel corso dell’ultimo anno, la pandemia di Covid-19 è stato un forte fattore di impulso alla digitalizzazione della classe medica. L’attenzione mediatica su tale fenomeno si è concentrata sulla telemedicina e il teleconsulto, ma come illustrato durante l’Academy di Motore Sanità Tech dal titolo ‘SANITÀ E DIGITAL TRANSFORMATION’, realizzata in collaborazione con Medex Italy e con il contributo incondizionato di PWC, i dati dell’Osservatorio Innovazione digitale in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano presentano un utilizzo molto più esteso di soluzioni digitali da parte di medici.
Infatti, il 62% di un campione di medici di medicina generale che prima non utilizzava soluzioni di telemedicina prima della pandemia ha dichiarato che le utilizzerà in futuro. Una percentuale del 22% di questo campione ritiene di poter svolgere da remoto il 50% delle visite per pazienti cronici, mentre il 72% si dichiara favorevole all’utilizzo di multicanali per comunicare con gli assistiti. Molto interessante è anche la percentuale del 56% del campione che dichiara di aver utilizzato piattaforme digitali per gestire la relazione con gli informatori scientifici del farmaco.
Maggiori informazioni sono disponibili consultando il comunicato stampa di Motore Sanità
Dino Biselli
Source: Motore Sanità