Neuralink ha impiantato per la prima volta un chip in un cervello umano

L’inizio di questa settimana è stato contraddistinto da una novità di notevole rilevanza: domenica è stato impiantato in un essere umano il chip, chiamato Telepathy, prodotto da Neuralink, società che vede fra i suoi fondatori anche Elon Musk. 

Gli impianti sviluppati da Neuralink sono stati realizzati con l’intento di offrire un supporto all’attività cerebrale, attraverso l'uso di chip in grado di assistere coloro che soffrono di problemi neurologici e lesioni traumatiche, leggendo le onde cerebrali. Le ricerche sulla lettura delle onde cerebrali non sono certo una novità, ma l’impianto di un device invasivo che permetta di effettuare tale tipo di attività è di certo un inedito.

La Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha concesso l'autorizzazione alla società già lo scorso maggio per condurre i primi test su esseri umani. Il reclutamento dei volontari, invece, ha avuto avvio a fine anno. In particolare, è stato avviato il PRIME Study, un trial per valutare la sicurezza dell'impianto e del robot chirurgico per l'interfaccia cervello-computer senza fili.

Il metodo utilizzato da Neuralink coinvolge l'uso di un robot per impiantare un’interfaccia cervello-computer (BCI) in una regione del cervello che controlla l'intenzione di muoversi. L'obiettivo iniziale è consentire alle persone di controllare un cursore o una tastiera del computer usando solo i loro pensieri. I fili "ultra-sottili" degli impianti aiutano a trasmettere segnali nel cervello dei partecipanti, secondo quanto affermato dalla stessa Neuralink.

 

La Redazione

Source: Sanità33