La Conferenza Stato-Regioni ha approvato dopo sei anni il Dpcm sui nuovi Livelli essenziali di assistenza, con 2 nuovi nomenclatori, specialistica ambulatoriale e assistenza protesica. Il nuovo decreto stabilirà le nuove prestazioni di specialistica ambulatoriale, 2108 quelli identificati, e di circa un migliaio di protesica, e le relative tariffe.
I cittadini avranno diritto ad usufruire di queste prestazioni a partire tassativamente dal 1° gennaio 2024 per la specialistica ambulatoriale e il 1° aprile 2024 per le protesi.
Tra le novità introdotte dal decreto vi è l’individuazione di tutte le prestazioni di procreazione medicalmente assistita (PMA) da erogare a carico del Ssn e fin qui erogate solo in regime di ricovero. Inoltre, viene rivisto l’elenco delle prestazioni di genetica, introducendo consulenze che consentono di spiegare al paziente significato, esiti ed implicazioni dei test sui geni, e di avere eventuale sostegno in scelte o situazioni difficili.
Nel decreto poi si introducono prestazioni di elevatissimo contenuto tecnologico come l’adroterapia con ioni e protoni, o hi-tech quali l’enteroscopia con microcamera ingeribile, o la radioterapia stereotassica. Riguardo la protesica, sono stati trasferiti dei prodotti dall’elenco “su misura” all’elenco “in serie”, mentre altri 200 sono stati eliminati e sono entrati dispositivi per terapia circolatoria e domotici.
Infine, nella relazione tecnica si stimano in 402 milioni (379 per la specialistica ambulatoriale e 23 per la protesica) i fondi necessari per coprire gli oneri aggiuntivi dei due nomenclatori. I finanziamenti sono tratti per circa 380 milioni dai fondi stanziati per realizzare il decreto Lea del 2017 e per il resto sono fissati dalla Finanziaria 2021.
La Redazione
Source: Sanità33