Congresso SIFO: la posizione dell’associazione sulle riforme della governance farmaceutica

Nei giorni che vanno dal 4 al 6 ottobre si è tenuto a Roma il XLIV Congresso SIFO, un’ulteriore occasione di confronto sui regolamenti europei 2017/45 e 2017/746, sul regolamento HTA e sulla direttiva e sul regolamento che normeranno in modo nuovo il settore del farmaco in tutta Europa.

In particolare la Società Italiana dei Farmacisti Ospedalieri ha inteso offrire uno spazio nel quale i vari soggetti che rientrano nei processi di governance farmaceutica hanno potuto confrontarsi. Un dialogo che non ha riguardato solo l’ambito europeo, ma anche quello nazionale, con alcune specifiche riflessioni sulla governance dei DM. 

“La nostra professione intende mettere in campo anche in questo caso la competenza specialistica di molti colleghi, per fornire ai pazienti le migliori opportunità di cura per molte patologie, garantendo l’innovazione e la sostenibilità necessaria. Come nell’ambito dei farmaci innovativi, anche per i DM innovativi è evidente che sarà sempre più necessario lavorare in Team multidisciplinari e risulta quindi importante farsi trovare preparati a questa necessità. Come SIFO abbiamo a tal proposito avviato un’Area Scientifica dedicata al settore dei dispositivi con molti colleghi esperti che collaborano in attività di formazione e ricerca. Abbiamo inoltre attivato quest’anno anche un Master Universitario di II livello di Governance dei DM e dei diagnostici, presso l’Università Cattolica di Roma, in collaborazione con l’Università di Pisa e di Pavia, con docenti del Ministero della Salute e ISS, con ingegneri clinici ed economisti, con clinici e chirurghi di rilevanza nazionale al quale stanno partecipando 40 colleghi di tutte le regioni”. - Marcello Pani, segretario nazionale SIFO

Un insieme di riforme, sia nazionali che comunitarie, dalle quali SIFO si attende un sicuro miglioramente ma anche l’introduzione di possibili criticità che l'associazione intende segnalare, come riassunto dalle parole di Alessandro D’Arpino, vicepresidente SIFO: 

“SIFO da queste riforme si attende uno snellimento delle procedure burocratico-amministrative al fine di garantire l’accesso a terapie nuove e/o innovative in tempi più brevi degli attuali. Allo stesso tempo ci aspettiamo che la sostenibilità e la governance dell'erogazione dell'assistenza farmaceutica non ricada tutta sui servizi farmaceutici che sono costretti ad impiegare una gran quantità di risorse per l'applicazione del Codice degli appalti anche nel caso di acquisto di farmaci nuovi, unici, infungibili e rimborsati dal SSN. Questo ci costringe a svolgere lunghe procedure amministrative che non portano nessun valore aggiunto, dal momento che le risultanze delle procedure sono state già ampiamente concordate tra AIFA e produttori”.

 

La Redazione

Source: SIFO