Dopo che nel corso del 2020 sono stati lanciati molti allarmi a riguardo, IQVIA Italia, con il contributo non condizionante di Farmindustria, ha condotto e pubblicato uno studio sistematico che dimostra numeri alla mano che la pandemia ha avuto un effetto drammatico sull’accesso alle diagnosi e alle cure non Covid-19. Lo studio, che sarà aggiornato ogni tre mesi, si basa sull’analisi di dati real world rilevati su un campione di 900 medici di medicina generale e un panel di 450 onco-ematologi rappresentativi degli universi di riferimento.
Nei primi dieci mesi del 2020, si è verificato un forte calo nell’accesso alle diagnosi e alle cure nelle principali aree terapeutiche rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente:
- le principali patologie respiratorie e cardiometaboliche hanno registrato una contrazione significativa delle nuove diagnosi (-521 mila pari a un calo del 12%), dell’inizio di nuovi trattamenti (-277 mila, -10%), delle visite specialistiche (-1,5 milioni, – 30%) e delle richieste di esami (-2.415.000, – 22%);
- le patologie respiratorie (Bpco/asma) hanno una riportato un calo significativo delle nuove diagnosi (Bpco meno 62 mila, asma meno 158.000), dei nuovi trattamenti (-46 mila, -124 mila), degli invii allo specialista (-123 mila, -129 mila) e delle richieste di spirometria (-108 mila, -127 mila);
- le patologie cardiovascolari (fibrillazione atriale/scompenso cardiaco) hanno registrato una forte contrazione delle nuove diagnosi (fibrillazione atriale -18 mila, scompenso cardiaco -44 mila), dei nuovi trattamenti (-4 mila, -29mila), degli invii al cardiologo (-81 mila, -248 mila) e delle richieste di ECG (-64 mila, -180 mila);
Anche l’ambito diabetologico ha subito una contrazione: tra febbraio e giugno 2020 si è registrato il -25% delle nuove diagnosi di diabete rispetto allo stesso periodo del 2019, mentre i nuovi trattamenti si sono ridotti del 17% (-20 mila). Inoltre, rispetto al 2019 c’è stato un calo di 313 mila richieste per consulti specialistici, e le richieste di esame per la glicemia sono crollate del 26% con una diminuzione di 872 mila esami di glicemia per diabete.
Anche in ambito oncologico nel periodo gennaio-ottobre 2020 sono state fatte 30 mila diagnosi di tumore in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una diminuzione delle richieste di screening per tumore al seno (-7%), ai polmoni (-10%) e al colon (-10%). Inoltre si rileva la contrazione delle nuove diagnosi per tumore (-11%), degli inizi trattamento (-14%), degli interventi chirurgici (-17%) e dei ricoveri (-14%).
Commentando questi dati, Sergio Liberatore, amministratore delegato di Iqvia Italia, ha condiviso ulteriori considerazioni che permettono di rendere ancora più chiara la serietà di tale problema
il primo indicatore dell’impatto sull’accesso alle cure è la contrazione dell’intero settore farmaceutico. Secondo i nostri dati, per la prima volta anche la spesa farmaceutica ospedaliera ha subito una contrazione a valori del 4,1% nei dodici mesi terminanti a settembre 2020. Il calo della spesa farmaceutica ospedaliera a volumi è ancora più elevato (-10,1%). Molti pazienti hanno deciso di non andare in ospedale per paura del contagio e molti ospedali e ambulatori hanno temporaneamente rimandato le visite e gli interventi meno urgenti in modo da lasciar spazio all’assistenza dei pazienti contagiati. Tutto questo ha impattato sul consumo di farmaci, anche salvavita. Il timore di contrarre il virus rischia di compromettere i successi ottenuti negli ultimi anni contro molte patologie.
Dino Biselli
Source: Aboutpharma