Se ne parla da giorni ma pare proprio che il momento sia arrivato: l’UE è pronta a rinunciare ai 300 milioni di dosi extra dei vaccini anti COVID-19 di AstraZeneca e di Johnson & Johnson, che si era assicurata come opzione in base ai contratti in essere.
Infatti, già dalla scorsa settimana, la Commissione aveva informato di aver avviato colloqui con Pfizer e con BioNTech l’acquisto fino a 1,8 miliardi di dosi di vaccino per i prossimi anni nell’ambito del programma di contrasto ad una possibile diffusione di nuove varianti del virus e per contrastare la potenziale diminuzione della protezione offerta dai vaccini finora somministrati. Questo nuovo contratto con Pfizer e con BioNTech dovrebbe essere in grado di soddisfare un’ampia quota della domanda dell’UE per il 2022 e per il 2023.
I continui tagli alle forniture di AstraZeneca, le vicende relative alle reazioni avverse che hanno visto coinvolto anche il vaccino di Johnson & Johnson, e le critiche al processo di negoziazione dei contratti in essere per la fornitura di vaccini anti COVID-19 perché sono troppo favorevoli per le aziende, sono tutti fattori che stanno determinando questa scelta strategica nella politica di approvvigionamento vaccinale europea.
Dino Biselli
Source: Daily Health Industry