Le ipotesi di riforma di AIFA

Da qualche mese a questa parte si sta discutendo in modo sempre più concreto su come riformare l’organizzazione di AIFA. Le prime ipotesi di lavoro a riguardo trapelata al pubblico era relativa alla differente modulazione delle Commissioni consultive dell’Agenzia (CTS e CPR) rispetto a quella attuale: la proposta divenuta pubblica è quella che prevede l’unificazione delle due commissioni in un nuovo organo unico denominato “Commissione Scientifica ed Economica del Farmaco” (Cse) costituito da 16 componenti più 3 di diritto con mandato di 5 anni rinnovabile una sola volta.

Questa commissione avrebbe la funzione di valutare contemporaneamente e in modo integrato sia gli aspetti scientifici di un farmaco che quelli economici. Il fine è quello di evitare i rimpalli fra le due Commissioni, e rendere più celere il processo di approvazione. Ma in questi giorni, lo stesso presidente di AIFA, il Professor Giorgio Palù, ha esposto una sua ipotesi di riforma che sta riscontrando una sempre maggiore attenzione.

L’ipotesi di riforma prevede la nomina di due diversi Direttori Generali, nominati entrambi dal Ministero della Salute su indicazione del cda di Aifa, con competenze differenti e la trasformazione dell’Agenzia da ente regolatore in materia di farmaci a struttura in grado di promuovere lo sviluppo scientifico e industriale in rapporto virtuoso con l’industria farmaceutica. In pratica, il primo DG avrebbe competenze scientifiche mentre il secondo si occuperebbe delle con competenze amministrative. Inoltre, in base a tale ipotesi, ai Dg spetterà la sola funzione di gestione, mentre il presidente del consiglio di amministrazione sarà il rappresentante legale di AIFA e il cda sarà l’organo collegiale con potere di indirizzo e controllo.

 

 

Dino Biselli Source: TruePharma