Nei primi 10 mesi del 2021 il monitoraggio AIFA ha evidenziato che la spesa farmaceutica ha superato i 16 miliardi di euro (la cifra esatta è stata di 16.067,1 mln) pari al 15,96% di incidenza sul FSN, in forte scostamento rispetto al tetto previsto del 14,85% delle risorse finanziarie previste per il SSN.
Come ormai “tradizione”, la spesa farmaceutica ospedaliera ha superato il tetto di spesa di 1.632,9 milioni, mentre la convenzionata è rimasta sotto il tetto di 518,8 milioni. La spesa farmaceutica convenzionata netta a carico del SSN a gennaio-ottobre 2021 calcolata al netto degli sconti, della compartecipazione totale (ticket regionali e compartecipazione al prezzo di riferimento) e del pay-back 1,83% versato alle Regioni dalle aziende farmaceutiche, si è attestata a 6.268,9 mln di euro, in diminuzione rispetto a quella dell’anno precedente (-62 milioni di euro).
La spesa farmaceutica per acquisti diretti nei primi 10 mesi del 2021 al netto dei gas medicinali (8.334,4 mln di euro) ha registrato uno scostamento assoluto di 1.632,9 mln di euro rispetto al tetto del 7,65%. In questo caso nessuna Regione è riuscita a rispettare il tetto di spesa tranne la Valle d’Aosta e la Lombardia.
E’ da tenere in considerazione che nel 2021 operavano i nuovi tetti di spesa (7% per la convenzionata e 7,65% per gli acquisti diretti, più 0,20% per gas medicinali) che hanno modificato solamente gli equilibri interni tra le vari voci di spesa senza alzare il tetto complessivo fermo al 14,85%.
Dal 2022, invece, sono entrati in vigore i nuovi tetti previsti dall’ultima legge di Bilancio che alzeranno progressivamente il peso della componente acquisti diretti portandola all’8% nel 2022, all’8,15 nel 2023 e all’8,30 nel 2024 fermo restando il 7% della componente territoriale e lo 0,20 dei gas con un incremento complessivo del tetto dal 14,85% del 2021 al 15,50% del 2024.
Dino Biselli
Source: Daily Health Industry